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Errori in terapia

non corretta agitazione della bomboletta prima dell’uso non corretta assunzione della posizione eretta prima dell’inalazione incapacità di espirare completamente l’aria contenuta nei polmoni prima di inalare il farmaco non espirare profondamente prima dell’erogazione se l’erogatore viene premuto prima o dopo l’inspirazione, il farmaco non arriva

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Erogatori predosati (MDI)

Gli erogatori pressurizzati predosati (metered dose inhalers, MDI) sono le ben note “bombolette spray” introdotte negli anni ’60. Sono erogati sotto forma di spray. La bomboletta contiene una soluzione (o sospensione) di farmaco sotto pressione. Ogni volta che l’erogatore viene premuto emette una dose prestabilita

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Spaziatori

Per facilitare l’erogazione del farmaco per via inalatoria e veicolarne la massima quota ai polmoni, possono essere utili gli spaziatori: evitano gli episodi di tosse che si possono verificare per la presenza di gas propellenti o di sostanze per aromatizzare il farmaco aumentano la disponibilità

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Inalatori

Da alcuni anni sono disponibili inalatori di polvere (drypowd inhalers, DPI) che offrono alcuni vantaggi rispetto agli spray.  Con l’erogatore di polvere, il paziente compiendo un’inspirazione aspira direttamente una dose di farmaco. Non necessita quindi di coordinazione tra mano e respiro, non deve agitare l’erogatore

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Consigli per la terapia inalatoria

E’ consigliabile: creare un vero e proprio automatismo nella somministrazione della terapia, individuando tempi della giornata e luoghi della casa dove rendere visibili i farmaci, riducendo in questo modo il rischio di dimenticare la costanza e la precisione nelle somministrazioni la bomboletta va posta a

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Le 3 C di aderenza

CONSAPEVOLEZZA: il paziente deve essere consapevole della sua malattia, delle cure disponibili e del loro obiettivo; scarsa informazione, conoscenze poco corrette, difficoltà a riconoscere ed accettare le caratteristiche della malattia (cronicità, necessità di un trattamento a lungo termine..) sono il punto di partenza per scarsa

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Tosse

Sono i sintomi tipici della bronchite cronica. La tosse è presente spesso al mattino o al risveglio. Il fumatore ritiene questo sintomo “normale” in relazione al fumo, e non  consulta il medico, se non quando questo sintomo diventa frequente e fastidioso. Le donne riferiscono escreato meno

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Vaccino antinfluenzale

Fra i soggetti ad alto rischio, quelli che presentano un aumento importante nella morbilità e nella mortalità, durante i periodi epidemici, sono i pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). La vaccinazione resta la strategia preventiva primaria per ridurre gli effetti dell’influenza. Le raccomandazioni per

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Asma e broncopatia cronica

L’asma può essere riconosciuta quale fattore di rischio per lo sviluppo di Broncopatia Cronica Ostruttiva (BPCO). In uno studio condotto nell’arco di 20 anni da Silva e colleghi, il rischio di sviluppare BPCO era 10 volte maggiore negli asmatici rispetto ai non asmatici, a prescindere

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Broncopatia cronica: consigli

Se è vero che non si può guarire dalla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è pur vero che si può arrestarne la progressione e ridurne i sintomi. E’ molto importante: 1) abolire il fumo 2) sottoporsi periodicamente a visite di controllo 3) assumere regolarmente i farmaci