Terapia della BPCO
La terapia della BPCO vede l’impiego di due classi principali di broncodilatatori: i β2-agonisti e gli antagonisti muscarinici. I primi a essere introdotti sono stati quelli a breve durata d’azione (short-acting), tuttavia ormai da diversi anni sono diventati di uso comune i broncodilatatori a lunga durata d’azione (long-acting), rappresentando allo stato attuale i farmaci chiave. Migliorano la funzionalità polmonare agendo non solo sul tono della muscolatura liscia bronchiale, ma anche sulle vie aeree periferiche. Inoltre favoriscono un aumento del flusso espiratorio, riducono l’iperdistensione polmonare, migliorano la sintomatologia, riducono il numero di riacutizzazioni e aumentano la tolleranza allo sforzo fisico. In termini spirometrici, il loro utilizzo determina un aumento del volume espiratorio massimo nel primo secondo (FEV1) e una riduzione del volume residuo (VR).