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Inalatori

Da alcuni anni sono disponibili inalatori di polvere (drypowd inhalers, DPI) che offrono alcuni vantaggi rispetto agli spray.  Con l’erogatore di polvere, il paziente compiendo un’inspirazione aspira direttamente una dose di farmaco. Non necessita quindi di coordinazione tra mano e respiro, non deve agitare l’erogatore

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Consigli per la terapia inalatoria

E’ consigliabile: creare un vero e proprio automatismo nella somministrazione della terapia, individuando tempi della giornata e luoghi della casa dove rendere visibili i farmaci, riducendo in questo modo il rischio di dimenticare la costanza e la precisione nelle somministrazioni la bomboletta va posta a

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Le 3 C di aderenza

CONSAPEVOLEZZA: il paziente deve essere consapevole della sua malattia, delle cure disponibili e del loro obiettivo; scarsa informazione, conoscenze poco corrette, difficoltà a riconoscere ed accettare le caratteristiche della malattia (cronicità, necessità di un trattamento a lungo termine..) sono il punto di partenza per scarsa

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Tosse

Sono i sintomi tipici della bronchite cronica. La tosse è presente spesso al mattino o al risveglio. Il fumatore ritiene questo sintomo “normale” in relazione al fumo, e non  consulta il medico, se non quando questo sintomo diventa frequente e fastidioso. Le donne riferiscono escreato meno

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Rischio broncopatia cronica

La BPCO è una combinazione di diversi fattori di rischio. Un fattore da solo non è sufficiente per determinare la malattia. E’ necessaria la compartecipazione di più fattori di rischio nello stesso individuo perché si possa manifestare la malattia. D’altra parte, data una determinata combinazione

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Ossigenoterapia a lungo termine

Una volta stabilita la necessità dell’ossigenoterapia a lungo termine (OLT) occorre precisare: 1) l’ossigenoterapia a lungo termine (≥ 18 ore/die) nei pazienti con insufficienza respiratoria cronica (ipossiemia continua) si è dimostrata efficace nell’aumentare la sopravvivenza 2) è suggerito un utilizzo più vicino possibile alle 24

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Vaccino antinfluenzale

Fra i soggetti ad alto rischio, quelli che presentano un aumento importante nella morbilità e nella mortalità, durante i periodi epidemici, sono i pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). La vaccinazione resta la strategia preventiva primaria per ridurre gli effetti dell’influenza. Le raccomandazioni per

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Ossigeno riduce la dispnea

Secondo quanto riscontrato da una recente revisione con meta-analisi della letteratura, che ha preso in esame un totale di 431 soggetti, alcuni pazienti con BPCO attualmente non candidati all’ossigenoterapia domiciliare potrebbero trarne beneficio per ridurre la dispnea. Secondo l’autore dello studio, David Currow della Flinders

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BPCO: nuova terapia

Una terapia in via di sviluppo chiamata “denervazione polmonare mirata” (targeted lung denervation, TLD) potrebbe costituire una futura opzione terapeutica per i pazienti con BPCO. Secondo Dirk-Jan Slebos dell’Università di Groningen, autore dello studio, l’effetto della terapia TLD dura almeno un anno e comporta un

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Fumo e neoplasie

Circa il trenta per cento delle morti per neoplasie di qualsiasi genere è riconducibile al fumo di tabacco. I più ricorrenti colpiscono i polmoni, la faringe, la laringe, l’esofago. Su 100 casi di morte per tumore al polmone, ben 89 sono conseguenza del fumo. In