Asma da Aspirina
Nel 1922, Widal per primo descrisse la sindrome caratterizzata dall’associazione tra ipersensibilità all’aspirina, asma e poliposi nasale. La sindrome è caratterizzata da asma, rinite, congiuntivite e poliposi nasale, e spesso è scatenata da un’infezione virale a carico delle vie respiratorie. Si manifesta dopo l’ingestione di acido acetil salicilico (ASA) o antinfiammatori non steroidei (FANS), ed è caratterizzata da una rinorrea profusa, congiuntivite, edema periorbitale, arrossamento del viso e del collo, crisi asmatica grave che richiede spesso l’ospedalizzazione e talvolta la ventilazione meccanica. In genere i pazienti affetti da asma indotto da aspirina (AIA) sono soggetti affetti da asma grave, steroido-dipendente o steroido-resistente. Il meccanismo patogenetico è dovuto all’inibizione della via metabolica della cicloossigenasi (COX-1 e COX-2) a favore della via della lipoossigenasi (LPO), con produzione di fattori pro-infiammatori (leucotrieni: LTC4, LTD4, LTE4, ecc. La diagnosi di asma indotto da aspirina si basa sulla storia clinica del paziente e sulla conferma data dai test di provocazione eseguiti con dosi crescenti di aspirina somministrati per via orale, nasale o inalatoria, fino al raggiungimento di una dose soglia che causa una reazione positiva. Inoltre è possibile dosare la LTE4 urinaria, che risulta molto elevata nei pazienti con tale tipo di asma.
Originally posted 2012-12-17 16:59:56.