Test dell’ossido nitrico

Il Test dell’ossido nitrico esalato (FENO) consiste nella misurazione dell’ossido nitrico nell’aria espirata. L’ossido nitrico (NO) infatti è un marker di infiammazione; la sua concentrazione nell’aria espirata permette di valutare il grado di infiammazione delle vie aeree (Baraldi et al., 1999). Si tratta di un test non invasivo che può rappresentare una valida alternativa a tecniche invasive come la broncoscopia con lavaggio broncoalveolare e la biopsia bronchiale soprattutto nel monitoraggio temporale in particolari categorie di pazienti come i bambini. La misurazione dell’ossido nitrico esalato si basa su una reazione fotochimica fra NO e ozono prodotto dall’analizzatore. Da questa reazione si forma NO2 “energizzata” che tornando al suo stato di energia normale emette fotoni (luce). La quantità di fotoni emessi è proporzionale alla quantità di NO, che viene espressa in “parti per bilione”, ppb. I pazienti asmatici presentano concentrazioni di NO esalato maggiori dei pazienti non asmatici in ragione dello stato di infiammazione bronchiale non presente nei soggetti sani. La concentrazione di NO esalato aumenta in caso di crisi asmatica, diminuisce con la terapia antinfiammatoria e tende a risalire con la riduzione della dose di corticosteroidi inalatori, fornendo indicazioni utili sul controllo dell’asma nei pazienti non trattati con corticosteroidi e in quelli in terapia con bassi dosaggi di corticosteroidi inalatori (Smith et al., 2005). Inoltre l’ossido nitrico esalato, correla con la presenza degli eosinofili nello sputo indotto, con la broncocostrizione indotta da AMP (adenosin monofosfato) e con l’esercizio fisico. Nei pazienti asmatici con un buon controllo della malattia la concentrazione di NO esalato è inferiore a 25-30 ppb.

 

 

 

Originally posted 2012-06-03 13:09:00.