Fisiopatologia respiratoria
La fisiopatologia respiratoria studia la ventilazione (volumi e flussi di aria nell’apparato respiratorio), la meccanica respiratoria (elasticità e compliance polmonare) e la diffusione dei gas. Pertanto sono tradizionalmente di competenza di questa branca le prove di funzionalità respiratoria (PFR), i test di diffusione, le prove broncodinamiche (test di provocazione bronchiale e di reversibilità). Le PFR studiano lo spostamento di gas (flussi e volumi) dal polmone all’aria atmosferica e viceversa. Si utilizzano spirometri, pneumotacografi e cabine pletismografiche. Tutti i volumi ed i flussi, oltre che in valore assoluto sono espressi solitamente come % del valore predetto o teorico (in base a peso, altezza, sesso e razza) per quella data persona. Utilizzando i parametri descritti sopra, e soprattutto in base al rapporto VEMS/CVF, è possibile distinguere deficit di tipo ostruttivo, restrittivo o misto. In linea generale ricordiamo che il deficit ostruttivo rappresenta l’ostacolo al flusso nelle vie aeree mentre il deficit restrittivo configura un quadro in cui tutti i volumi e le capacità polmonari sono ridotti ma il rapporto VEMS/CV rimane proporzionalmente normale. Un esempio di deficit ostruttivo è l’asma in cui esiste una importante resistenza al flusso. Un esempio di deficit restrittivo è la pneumonectomia, in cui tutti i volumi ed anche il VEMS sono dimezzati.
Originally posted 2012-10-21 19:22:14.