Saturimetria
La saturimetria è un esame che misura la saturazione dell’ossigeno del sangue senza necessità di prelievo ematico. Il saturimetro determina la proporzione di ossigeno nel sangue e visualizza la percentuale della saturazione di ossigeno, definita anche SpO2. E’ un dispositivo diagnostico che consente un monitoraggio attendibile, continuo e non invasivo della funzione respiratoria del paziente. Aiuta a riconoscere prontamente gli stati di ipossiemia. Fornisce anche dati sulla frequenza cardiaca. Tali valori cardiaci e respiratori assumono un significato particolarmente importante soprattutto se correlati tra loro. In un organismo sano che respiri in aria ambiente la saturazione di ossigeno, o SpO2, è compresa di solito tra 95% e 99%; valori anche di poco inferiori al 95% indicano ipossia, in particolare, dal 91% al 94% denotano un’ipossia lieve, dall’ 86% al 90% ipossia moderata mentre si parla di ipossia grave in presenza di valori pari all’85% o inferiori. L’ipossia indica alterata funzione ventitatoria che necessita di un intervento terapeutico con ossigeno terapia. I saturimetri più perfezionati sono dotati di memoria per cui possono trovare applicazione per:
- registrazione notturna (anche per più notti consecutive) di pazienti bisognevoli di ossigenoterapia o per monitorare l’efficacia della stessa
- valutazione di frequenza cardiaca e saturazione ossiemoglobinica nei pazienti in terapia ventilatoria
- valutazione di frequenza cardiaca e saturazione ossiemoglobinica nei pazienti da avviare a riabilitazione
- valutazione di frequenza cardiaca e saturazione ossiemoglobinica durante il test del cammino: evidenzia la presenza di desaturazioni da sforzo.